Friuli-Venezia Giulia

TURISMO

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TRIESTE

Turismo culturale e turismo a tema

Ostelli della gioventù
Sono strutture paralberghiere molto economiche attrezzate per il pernottamento e il soggiorno dei giovani.
Offrono alloggio in camere comuni suddivise e possono disporre anche di stanze per famiglie. Alcuni effettuano il servizio di prima colazione e talvolta anche il servizio di ristorazione a menu fisso.

B&B
Sono strutture alberghiere con poche camere arredate con gusto nel rispetto della tipicità architettonica e dei materiali del luogo.
Offrono servizio di camera e colazione in un'atmosfera semplice e familiare.

Alberghi di città
Sono strutture alberghiere situate in centro città e aperte tutto l'anno.
Gli ospiti, in viaggio d'affari o in vacanza per scoprire le bellezze artistiche del centro e delle località vicine, in genere si fermano pochi giorni e lasciano l'albergo al mattino per rientrare la sera.

CASO PRATICO
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Trieste - Turismo culturale
Trieste - Turismo a tema
 

AQUILEIA

Turismo culturale

Alberghi di città
Sono strutture alberghiere situate in centro città e aperte tutto l'anno.
Gli ospiti, in viaggio d'affari o in vacanza per scoprire le bellezze artistiche del centro e delle località vicine, in genere si fermano pochi giorni e lasciano l'albergo al mattino per rientrare la sera.

Affittacamere
Sono strutture ricettive paralberghiere ubicate in appartamenti ammobilitati in uno stesso stabile.
Possono disporre di non più di sei camere, con una capacità ricettiva non superiore ai dodici posti letto. Forniscono alloggio e, talvolta, servizi complementari.

Itinerari archeologici
Sono itinerari che si snodano lungo i siti e i resti archeologici presenti in luoghi in cui esistono testimonianze tangibili di epoche antiche. I siti archeologici sono tappe di specifici itinerari, organizzati all'insegna della riscoperta del passato e delle radici di un popolo.

CASO PRATICO
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Aquileia - Turismo culturale
 

CARNIA

Turismo naturalistico

Turismo naturalistico
Il turismo naturalistico è caratterizzato dalla consapevolezza ecologica e da un forte rispetto per l'ambiente naturale.
È praticato da persone amanti e rispettose della natura, che nel corso della loro vacanza, intendono esercitare attività sportive all'aria aperta, ma anche visitare luoghi e località inserite in contesti naturali di particolare bellezza.

Rifugi
Sono strutture ricettive ubicate in montagna. Offrono ristoro a escursionisti e alpinisti.
I rifugi escursionistici possono trovarsi in prossimità di centri abitati e sono collegati direttamente alla viabilità pubblica. I rifugi alpini si trovano in zone d'alta quota, raggiungibili solo a piedi, e non sono collegati direttamente alla viabilità pubblica.

Agriturismo
L'agriturismo è una forma di turismo in cui l'ospite alloggia presso un'azienda agricola, facendo autentica conoscenza del territorio, a contatto con la natura.
Gli agriturismi offrono esperienze particolari tra cui degustazioni di prodotti tipici e "fattorie didattiche". Quest'u|time, attraverso percorsi didattici, conducono i propri ospiti (soprattutto scolaresche) alla scoperta delle tradizioni culturali e rurali, delle produzioni del luogo, della vita degli animali.

CASO PRATICO
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Carnia - Turismo naturalistico

I PRODOTTI TIPICI

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Rosa di Gorizia

La Rosa di Gorizia è un radicchio rosso molto pregiato, tipico della zona di Gorizia. La coltivazione è limitata e si tramanda di generazione in generazione tra i produttori locali. Viene venduta solo nella zona di produzione a prezzi molto alti per via della difficoltà di reperimento e delle elevate necessità di manodopera richiesta per la lavorazione.

Caratteristiche
Le foglie sono larghe e disposte a forma di rosa aperta (da cui il nome). Il sapore è leggermente amarognolo e al palato risulta croccante.

Produzione
La semina della Rosa di Gorizia, radicchio molto resistente sia al gelo sia all'assenza di acqua, avviene in tarda primavera, in periodo di luna calante. La raccolta si ha in autunno, tra ottobre e novembre. Legata a mazzi, viene così conservata per circa 15 giorni in ambienti caldi e al buio, per consentirne la piena maturazione. Tolte poi le foglie marce, è pronta per essere consumata.
 

Prosciutto di San Daniele DOP

Il prosciutto di San Daniele DOP è un prosciutto crudo prodotto in 31 aziende a San Daniele del Friuli. Si ottiene stagionando esclusivamente cosce fresche di suini italiani. I maiali provengono solo da allevamenti situati in dieci regioni del Centro-Nord (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio) certificati e autorizzati dall'Istituto di Controllo.

Marchio del Consorzio
Il marchio del Consorzio viene impresso a fuoco sulla cotenna sotto la supervisione dell'Istituto di Controllo che ha preventivamente verificato il rispetto delle regole della Disciplinare di Produzione. Il numero a due cifre al di sotto dello zampino è il codice identificativo del produttore.

Lavorazione
Le fasi di lavorazione, che si svolgono tutte all'interno dei 31 prosciuttifici aderenti al Consorzio, sono nove: la selezione-raffreddamento delle cosce; la rifilatura per favorire la perdita di umidità e conferirgli la tradizionale forma; la salatura; la pressatura, fase tipica ed esclusiva del San Daniele; il riposo; il lavaggio; l'asciugamento; la stagionatura che deve prolungarsi fino al compimento del tredicesimo mese dall'inizio della lavorazione; la marchiatura.

ATTIVITÀ
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LA CUCINA DEL TERRITORIO

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Frico

Ingredienti per 10 porzioni

200 g di cipolla
150 g di lardo
750 g di formaggio Montasio DOP
sale e pepe q.b.

  1. Tagliare la cipolla e il formaggio a fette sottili.
  2. Rosolare la cipolla nel lardo; aggiungere il formaggio e cuocere finché non prende colore; girare e cuocere anche sull'altro lato.
  3. Servire caldo e croccante.

ATTIVITÀ
Hai imparato quali sono gli ingredienti e quali sono le fasi di preparazione del frico.
Adesso mettiti alla prova.

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Fasui col muset

Ingredienti per 10 porzioni

n. 2 (800 g) di cotechino ("muset")
300 g di fagioli borlotti secchi
100 g di cipolla
100 g di sedano
100 g di burro
n. 1 sfoglia di alloro
sale e pepe q.b.

  1. Far ammollare i fagioli in acqua fredda per circa 8 ore. Metterli a cuocere in acqua fredda portando lentamente a bollore. Schiumare, aggiungere una foglia di alloro e portare a cottura a fuoco lento. Far imbiondire un trito di cipolla nel burro.
  2. Mettere a bollire il cotechino in acqua con sale e pezzi di carota, sedano e cipolla. Prima di immergerlo, forarlo con un ago da cucina. Portare lentamente a bollore e continuare a cuocere a fiamma dolce.
  3. Finita la cottura del cotechino, sgocciolarlo e versare parte del brodo nella casseruola dei fagioli. Affettare il cotechino e metterlo a insaporire in padella con i fagioli per qualche minuto. Servire caldo.

ATTIVITÀ
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I VINI DEL TERRITORIO

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Colli Orientali del Friuli

I vigneti destinati alla produzione dei vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita sono coltivati in un territorio caratterizzato da una variegata alternanza di colline e pianure.
Il terreno è costituito da strati di marne alternate a strati di arenarie, ricco di calcare e potassio; i vigneti perché siano considerati idonei devono essere coltivati tra i 100 e i 400 metri s.|.m., alcuni disposti su colline terrazzate, altri in pianura.
Il clima è temperato, grazie alla vicinanza del mare, ma anche alla presenza delle Prealpi Giulie, che costituiscono un efficace riparo dai venti freddi di settentrione.

Friulano - Ramandolo
(Verduzzo Friulano 100%; 14,00% vol.)
II vino ha un colore giallo dorato più o meno intenso e un profumo caratteristico; al gusto si presenta gradevolmente dolce, vellutato, più o meno tannico, corposo, con sentori di legno.
È ottimo se abbinato al prosciutto San Daniele, al lardo, al salame di Nimis e a formaggi stagionati.

Friulano - Rosazzo
(Friulano per almeno il 50%, Sauvignon dal 20 al 30%, Pinot bianco dal 20 al 30%, Ribolla gialla fino al 10%; 12,00% vol.)
Il vino è caratterizzato da un colore giallo paglierino più o meno intenso, con un profumo caratteristico e delicato e un sapore secco, armonico e vinoso.
È  un vino che bene si accompagna ad ogni tipo di piatto.

Colli Orientali del Friuli Picolit
(Picolit per almeno l'85%; possono concorrere alla produzione di detto vino anche le uve di vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione del Friuli-Venezia Giulia, non superiore al 15%; 15,00% vol.)
Il vino è caratterizzato da un colore glallo dorato più o meno intenso, un profumo fine, gradevole, con un lieve sentore di legno, note di frutta secca e floreali; al gusto risulta amabile, caldo e armonico.
È un vino che può accompagnare pasticceria secca o formaggi stagionati; ottimo anche come vino da "meditazione".

Colli Orientali del Friuli Picolit - Sottozona "Cialla"
(Picolit 100%; 16,00% vol.)
Il vino presenta un colore giallo dorato, un profumo caratteristico, che ricorda talvolta il vino passito, e un sapore dolce, armonico, delicato, con sentori dl legno.
È ottimo come vino da "meditazione".