Il dipinto a olio su tela ha come unico soggetto una giovane donna seduta su una sedia a dondolo in una stanza della quale vediamo soltanto una parete con un quadro appeso.
Ciò che colpisce, nella rappresentazione figurativa, è lo sguardo fisso e triste della donna: forse il fazzoletto che tiene in mano è servito per asciugare qualche lacrima.

Predominano linee curve e ondulate, soltanto le linee rette del quadro alla parete spezzano l’andamento curvilineo dell’intera composizione.
I segni pittorici sono densi e visibili, stesi con diverse inclinazioni e dimensioni.

I colori sono prevalentemente caldi.

Nel dipinto domina infatti la grande macchia rossa del vestito che si estende in diagonale su tutta la superficie: è un rosso cangiante che inonda la scena, generando un contrasto di colori puri con l’azzurro e, in quantità minore, anche con il giallo e con il verde, complementare del rosso.

A seconda delle zone da campire, l’artista usa i colori in maniera diversa:
- con pennellate visibili e dense di colore

- con pennellate veloci e macchie irregolari

- con sfumature accurate nelle quali il segno dei pennelli quasi non si vede

Gli accesi contrasti di colore fanno pensare a sentimenti forti e sofferti. Il rosso del vestito accentua la languidezza del giallo ocra del viso e con esso l’espressione appassionata della donna, che malinconicamente ricorda qualcuno o qualcosa. Sulla cornice del quadro alla parete si legge “Faaturuma”, forse il nome del villaggio il cui ricordo provoca tanta tristezza.