Il soggetto è di genere figurativo con forme appena accennate, non realistiche.
Si vedono alcune ragazze in un giardino e tre di esse sono intente a conversare: i tre grandi cappelli che indossano, e che danno il titolo al quadro, attirano subito l’attenzione.
Nelle forme dello sfondo si intuiscono cespugli, alberi e case.

Nel dipinto non sono presenti linee a contorno delle figure o delle zone campite; la rappresentazione grafica scaturisce direttamente dalle pennellate e dalla differenza dei colori stesi.
Le forme geometrizzanti delle ragazze non hanno rilievo, non esiste il distacco spaziale tra il primo piano e lo sfondo.

La palette, ossia la tavolozza dei colori, è un’esplosione di tinte luminose e in contrasto tra loro.

I colori sono tutti vivaci e in prevalenza puri:
- colori primari

- primari e complementari

- colori puri illuminati dal giallo e dal bianco, con il nero che marca i contrasti

Osservando i particolari ingranditi, si riesce a seguire la traccia che il pennello lascia sulla tela, traccia corrispondente alla grandezza del pennello stesso, e sempre ben visibile.

Il colore è denso, pieno, creato direttamente sulla tela, quasi fosse una tavolozza.

La separazione fra le zone colorate è abbastanza precisa, anche se non delimitata dai contorni.

Tutti i colori hanno una vivida e meravigliosa risonanza, chiara e brillante.
Le numerose gradazioni di verde riempiono lo sfondo colorandolo di freschezza e di serenità; il bianco dei grembiuli illumina il gruppo delle ragazze e lo fa avanzare verso l’osservatore, pur non essendoci il senso spaziale della profondità.
Il giallo e il bianco dei cappelli infine, creano quasi delle aureole di luce sulle teste delle ragazze, come espressione di giovinezza e di gioia di vivere.