L’operazione “Barbarossa”

Per contestualizzare

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Violando il patto Ribbentrop-Molotov di non-aggressione stipulato nel 1939, il 22 giugno 1941 i tedeschi invasero l’Unione Sovietica, dando avvio all’operazione “Barbarossa”. Con questa operazione Adolf Hitler intendeva eliminare il comunismo e conquistare i territori dei popoli slavi, oltre che togliere di mezzo un importante alleato degli inglesi. Dopo i successi iniziali, le truppe naziste si arenarono a Mosca e a Leningrado, che resistettero a mesi di assedio; la battaglia decisiva fu tuttavia quella di Stalingrado (17 luglio 1942 – 2 febbraio 1943), che si concluse con la vittoria sovietica: da quel momento i tedeschi cominciarono a ripiegare e non poterono più contenere l’avanzata dell’Armata rossa.

Per approfondire

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Per Hitler quella condotta in Russia doveva essere una guerra non solo di conquista, ma anche di sterminio: egli intendeva sconfiggere l’Armata rossa ed eliminare comunisti ed ebrei, inviando al fronte uomini delle S.S. e della polizia appositamente selezionati per questo compito. Consapevoli di lottare per la sopravvivenza, i sovietici dimostrarono di avere una capacità di resistenza incredibile e una quantità di risorse pressoché inesauribile: per tre anni rimasero praticamente da soli a reggere il peso della guerra in Europa. L’inverno russo, che già in passato aveva bloccato Napoleone Bonaparte, fece la sua parte: il fango e la neve bloccarono l’avanzata dei mezzi motorizzati tedeschi; il freddo intenso fiaccò i soldati nazisti, non sufficientemente equipaggiati. Anche l’Italia partecipò alla campagna in Unione Sovietica, inviando a sostegno della Germania decine di migliaia di uomini; male armati e poco motivati, essi si rivelarono di scarsa utilità all’invasione tedesca: in gran parte morirono in battaglia o di stenti, oppure furono catturati dai sovietici. 

Per riflettere

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  1. Quali furono le reali motivazioni dell’attacco tedesco alla Russia?
  2. Come venne invece presentata la campagna di Russia da parte della propaganda fascista?
  3. Quale ruolo svolse l’Italia nelle operazioni militari e perché?