Roma e la conquista del Mediterraneo

Quando Roma decise di espandersi nel Mediterraneo nacquero i contrasti con Cartagine, che controllava la fascia costiera dell’Africa settentrionale, la Sardegna, la Corsica, parte della Sicilia e della Spagna. Roma e Cartagine però, furono sempre in ottimi rapporti sia commerciali che politici, grazie alla stipulazione di diversi patti per i quali Roma non avrebbe dovuto approdare su terre cartaginesi; Cartagine, invece, da parte sua, non avrebbe dovuto interferire nella politica delle città latine. Ma il desiderio di Roma di conquistare le terre siciliane portò al duro scontro fra le due città.

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I Mamertini, soldati mercenari in lotta con Siracusa chiesero aiuto ai Romani, i quali pur non essendo esperti nelle battaglie navali, sbaragliarono la flotta cartaginese a Milazzo, e, occupando il porto strategico di Palermo, riportarono una grossa vittoria presso le Isole Egadi. Con la fine della Prima guerra punica Roma conquistò i territori della Sicilia, della Sardegna, della Corsica, della Gallia Cisalpina e dell’Illiria. Spinta da un desiderio di rivincita, Cartagine attaccò Roma: nel 291 a.C. Annibale assalì Sagunto, città spagnola amica di Roma e la conquistò. Ebbe inizio la Seconda guerra punica. Valicate le Alpi e con l’aiuto dei Galli, Annibale ottenne le vittorie sul Ticino, sul Trebbia, sul Trasimeno e a Canne. A fronteggiare l’avanzata cartaginese intervenne Publio Cornelio Scipione, che ottenne brillanti vittorie, fino allo scontro decisivo in terra africana: nel 202 a.C., presso Zama, i Romani sconfissero i Cartaginesi costringendoli a una pace umiliante.

Osservando la cartina, quali furono i territori conquistati dai Romani dopo la Seconda guerra punica?


Grecia, Coste della Turchia meridionale
Coste dell’Albania
Sicilia, Sardegna, Italia settentrionale
Coste della Spagna orientale
Sicilia, Sardegna, Francia meridionale
Coste della Tunisia, Coste della Turchia occidentale, Sicilia

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Le ambizioni espansionistiche di Roma non si placarono con il pieno controllo dei traffici marittimi nel Mediterraneo occidentale: tra il 215 e il 168 a.C. le truppe romane si fronteggiarono con gli eserciti siriano e macedone, sui quali ebbero la meglio, liberando le città-stato greche. In seguito represso i tentativi di Macedonia e Siria di ripristinare il loro potere sul territorio greco, facendo della Macedonia e della Grecia due province romane. Con la sconfitta definitiva di Cartagine, che venne distrutta durante la Terza guerra punica e la vittoria sui Celtiberi, Roma estese la sua egemonia su tutto il Mediterraneo, proclamando province romane l’Africa settentrionale e la Spagna.

Osservando la cartina, quali territori controllavano il Romani nel bacino del Mediterraneo nella metà del II secolo a.C.?


Italia, Francia, Regioni che si affacciavano
sul Mar Nero
Italia, Portogallo, Spagna, Grecia
Coste occidentali turche, Macedonia
Italia, Spagna, Turchia, Francia
Italia, Svizzera, Austria, Francia, Macedonia

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La battaglia di Canne (2 agosto 216 a.C.) fu la più grande battaglia della Seconda guerra punica ed è considerata tuttora un capolavoro dell'arte militare, il più riuscito esempio di manovra di accerchiamento compiuta da un esercito numericamente inferiore agli avversari. Dopo la vittoria sul lago Trasimeno, l’esercito cartaginese minacciava direttamente Roma.Vedendosi in pericolo il Senato soppresse le magistrature ordinarie e nominò dittatore Quinto Fabio Massimo che evitò ogni scontro decisivo con i Cartaginesi, preferendo una tattica di contenimento e di logoramento. Nel 216 a.C., scaduto il suo mandato, il potere fu restituito ai consoli. Furono eletti Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone, che decisero di attaccare Annibale in Apulia, dove Varrone diede battaglia campale presso il villaggio di Canne. La sconfitta che i Romani subirono a Canne fu tremenda, la più grave che la storia della repubblica romana registri.
Il video che ti proponiamo è la cronaca della Battaglia, attraverso la quale viene ricostruito il contesto nel quale si sono svolti i fatti. Clicca qui per la visione del video.

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Le vicende della Seconda guerra punica non sono legate solo alla figura di Annibale Barca, ma anche a quella di Publio Cornelio Scipione. Se il primo è l’autore della sconfitta più grave mai subita dai romani (Battaglia di Canne), il secondo è ricordato anche per la sua clemenza verso gli sconfitti: un modo per trasformarli da nemici in alleati. Svolgi una breve ricerca e scrivi un testo in cui delinei un profilo del condottiero romano, attraverso il racconto delle sue imprese belliche.