Liguria

TURISMO

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GENOVA

Turismo culturale e didattico

Hotel
Sono strutture alberghiere che offrono ai propri ospiti, in viaggio per scoprire le bellezze architettoniche e paesaggistiche, qualità e camere curate e accoglienti.
Gli hotel di città permettono al visitatore di scoprire la suggestiva "città vecchia" nel centro di Genova (che conserva ancora il fascino cantato da Fabrizio De André).

B&B
Sono strutture alberghiere con poche camere arredate con gusto nel rispetto della tipicità architettonica e dei materiali del luogo.
Offrono servizio di camera e colazione in un'atmosfera semplice e familiare.

Affittacamere
Sono strutture ricettive paralberghiere ubicate in appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile.
Possono disporre di non più di sei camere, con una capacità ricettiva non superiore ai dodici posti letto. Forniscono alloggio e, talvolta, servizi complementari.

CASO PRATICO
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Genova - Turismo culturale
Genova - Turismo didattico

 

CINQUE TERRE

Turismo balneare

Campeggi
Sono aree recintate attrezzate per la sosta e il soggiorno di turisti muniti, in genere, di mezzi di pernottamento autonomi.
Possono disporre di servizi come ristorante, bar e strutture per lo svago. Nei campeggi è consentito l'affitto di piazzole per il periodo che va dall'apertura alla chiusura nel limite del 40% della capacità totale.

Case per vacanze
Sono strutture extralberghiere: unità abitative, composte da uno o più locali arredati e dotati di servizi igienici e di cucina autonoma, destinate all'affitto ai turisti nel corso di una o più stagioni mediante contratti di durata non superiore a tre mesi consecutivi.
La gestione non può comprendere la somministrazione di cibi e bevande, né l'offerta di altri servizi centralizzati.

Stabilimenti balneari
Sono strutture semifisse situate nei pressi della spiaggia, che offrono servizi di accoglienza per i bagnanti.
La disponibilità di stabilimenti balneari è un servizio complementare che rientra nell'offerta turistica (l'insieme dei beni e servizi proposti ai turisti per soddisfare i loro bisogni).

CASO PRATICO
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Cinque Terre - Turismo balneare

I PRODOTTI TIPICI

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Pesto alla genovese

Il pesto alla genovese è un tipico alimento ligure, usato per condire primi plattl come la pasta (trofiette, bavette, linguine, trenette, corzetti, tagliatelle, tagliolini, lasagne), gli gnocchi di patate e il minestrone alla genovese.

Ingredienti
La tradizione vuole che gli ingredienti per la preparazione di un ottimo pesto siano sette e tutti pregiati: piccole foglie di basilico fresco di Pra' (un quartiere di Genova); olio extravergine d'oliva ligure; pinoli italiani; Parmigiano-Reggiano o Grana Padano; formaggio pecorino "Fiore Sardo"; aglio di Vessalico (località nell'imperiese) e sale marino grosso.

Preparazione
Un buon pesto dovrebbe essere preparato con l'uso di un mortaio di marmo e un pestello di legno. Si schiacciano prima gli spicchi d'aglio e i pinoli col sale grosso. Si aggiungono poi le foglie di basilico, lavate e aciugate, schiacciandole tramite movimento rotatorio del pestello. Quando il basilico stilla un liquido verde si aggiungono i formaggi grattugiati e si amalgama il tutto. Infine si aggiunge l'olio d'oliva. La lavorazione deve essere veloce e il pesto deve apparire come una crema densa di colore uniforme verde, non troppo scuro.
 

Farinata ligure

La Liguria è terra di orgine di questa specialità culinaria. Si tratta di una torta salata a base di ceci, nota come farinata o, più precisamente, come fainâ de çeixi in genovese o fainà  in dialetto spezzino. Nel savonese è nota anche come turtellassu.

Preparazione
Occorre far stemperare la farina di ceci con acqua e un pizzico di sale in una ciotola e lasciarla riposare un'ora. Con un cucchiaio va poi tolta la schiuma che si è formata in superficie e I'ama|gama ottenuta va versata in una teglia bassa in rame stagnato (in Liguria chiamata "testo"), unta abbondantemente con olio d'oliva extravergine. Occorre poi girare il tutto in modo che l'olio venga in superficie e infornare a 250° per 20 minuti.

Luoghi
A Genova, nel XV secolo, fu emesso un decreto che disciplinava la produzione della farinata, allora chiamata scripilita. I locali dove si poteva acquistarla o mangiarla accopagnata da un bicchiere di buon vino erano detti sciamadde (letteralmente "fiammate"). Letterati e artisti, come Fabrizio De André, erano soliti frequentarle.

ATTIVITÀ
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LA CUCINA DEL TERRITORIO

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Tocco di noci

Ingredienti per 10 persone

500 g di noci
1 spicchio d'aglio
50 g di mollica di pane
latte, sale e maggiorana q.b.
1 dl di olio extravergine d'oliva

  1. Pesta in un mortaio i gherigli delle noci (eventualmente pelati dopo averli scottati in acqua bollente) con l'aglio, la maggiorana e il pane messo ad ammorbidire in acqua o latte e strizzato.
  2. Ottenuto un composto omogeneo, aggiungi il sale e diluisci con l'olio d'oliva.

ATTIVITÀ
Hai imparato quali sono gli ingredienti e quali sono le fasi di preparazione del tocco di noci.
Adesso mettiti alla prova.

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I VINI DEL TERRITORIO

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Cinque Terre

La Liguria è una delle regioni vitivinicole più piccole dell'Italia, con soli 5000 ettari vitati. La particolare conformazione della regione, stretta tra Alpi, Appennini e il mare, rende la viticoltura estremamente difficile, tanto da venire definita "eroica".
La zona di produzione delle uve destinate alla produzione dei vini a denominazione d'origine controllata "Cinque Terre" e "Cinque Terre Sciacchetrà" ricade nella provincia di La Spezia e comprende terreni nei comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso e parte del territorio del comune di La Spezia.

Cinque Terre Sciacchetrà
(Bosco per almeno il 40%; 13,50% vol.)
Colore da giallo paglierino a giallo dorato ad ambrato. Profumo ampio e persistente. Sapore dolce ma non stucchevole, con lieve sapidità, caldo, di buon corpo, vellutato.
Vino bianco dolce adatto ad accompagnare pasticceria secca come il pandolce genovese basso.