Emilia-Romagna

TURISMO

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BOLOGNA

Sistemazioni temporanee per studenti fuori sede e turismo congressuale

Ostelli per la gioventù
Sono strutture paralberghiere molto economiche attrezzate per il pernottamento e il soggiorno dei giovani.
Offrono alloggio in camere comuni suddivise e possono disporre anche di stanze per famiglie. Alcuni effettuano il servizio di prima colazione e talvolta anche il servizio di ristorazione a menu fisso.

Affittacamere               
Sono strutture ricettive paralberghiere ubicate in appartamenti ammobiliati in uno stesso stabile. Possono disporre di non più di sei camere con una capacità ricettiva non superiore ai dodici posti letto.
Forniscono alloggio e, talvolta, servizi complementari.

Alberghi congressuali
Sono strutture alberghiere specializzate nell’organizzazione e allestimento di meeting, convegni, conferenze e congressi per conto di aziende, enti e associazioni pubbliche e private.
Devono disporre di attrezzature adeguate e personale qualificato. Restano aperti tutto l’anno e sono di categoria medio-alta.

CASO PRATICO
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Bologna - Sistemazioni per studenti fuori sede
Bologna - Turismo congressuale
 

PARMA

Turismo nelle città d’arte

Alberghi di città           
Sono strutture alberghiere situate in centro città e aperte tutto l’anno.
Gli ospiti, in viaggio d’affari o in vacanza per scoprire le bellezze artistiche del centro e delle località vicine, in genere si fermano pochi giorni e lasciano l’albergo al mattino per rientrare la sera.

Itinerari enogastronomici
Sono luoghi della ristorazione in cui sono consumati i pasti della giornata: ristoranti, trattorie, osterie, cantine.
I luoghi della ristorazione diventano le tappe di veri e propri itinerari del gusto.

Itinerari sul melodramma e sulla musica
Sono percorsi tematici per gli appassionati della musica lirica e del melodramma.
Parma offre un percorso centrato sulla figura di Giuseppe Verdi, uno dei massimi compositori italiani dell’Ottocento, con il riferimento a due momenti fondamentali della cultura e della storia nazionale: il melodramma e il Risorgimento.

CASO PRATICO
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Parma - Turismo nelle città d'arte
 

RIMINI

Turismo balneare per comitive di giovani e famiglie con bambini

Campeggi                   
Sono aree recintate attrezzate per la sosta e il soggiorno di turisti muniti, in genere, di mezzi di pernottamento autonomi.
Possono disporre di servizi come ristorante, bar e strutture per lo svago. Nei campeggi è consentito l’affitto di piazzole per il periodo che va dall’apertura alla chiusura nel limite del 40% della capacità del totale.

Case per vacanze      
Sono strutture extralberghiere: unità abitative, composte da uno o più locali arredati e dotati di servizi igienici e di cucina autonoma, destinate all’affitto ai turisti nel corso di una o più stagioni mediante contratti di durata non superiore a tre mesi consecutivi.
La gestione non può comprendere la somministrazione di cibi e bevande, né l’offerta di altri servizi centralizzati.

Stabilimenti balneari
Sono strutture semifisse situate nei pressi della spiaggia, che offrono servizi di accoglienza per i bagnanti.
La disponibilità di stabilimenti balneari è un servizio complementare che rientra nell’offerta turistica (l’insieme dei beni e servizi proposti ai turisti per soddisfare i loro bisogni).

CASO PRATICO
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Rimini - Turismo balneare per comitive di giovani
Rimini - Turismo balneare per famiglie con bambini
 

APPENNINO TOSCO-EMILIANO

Turismo montano

È un tipo di turismo adatto sia a chi vuole godersi vacanze tranquille a contatto con la natura sia a un’utenza più attiva.
È possibile praticare lo sci in inverno e discipline quali: trekking, rafting, free climbing in estate.

Rifugi                          
Sono strutture ricettive ubicate in montagna. Offrono ristoro a escursionisti e alpinisti.
I rifugi escursionistici possono trovarsi in prossimità di centri abitati e sono collegati direttamente alla viabilità pubblica. I rifugi alpini si trovano in zone d’alta quota, raggiungibili solo a piedi, e non sono collegati direttamente alla viabilità pubblica.

Stazioni sciistiche      
Sono spazi attrezzati con impianti di risalita, piste di discesa, piste da sci di fondo, innevamento artificiale, piste con illuminazione notturna, ecc…
Ogni stazione sciistica prevede uno skipass, cioè un biglietto (per esempio un titolo di viaggio elettronico) che permette l’accesso.

CASO PRATICO
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Appennino Tosco-emiliano - Turismo montano

I PRODOTTI TIPICI

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Aceto balsamico tradizionale di Modena DOP

L’aceto balsamico tradizionale di Modena DOP viene impiegato direttamente per aromatizzare diversi piatti e preparazioni. L’ingrediente di base è il mosto di uva cotto (la qualità di uva più usata è il trebbiano), che viene fatto fermentare in una serie di botti di diversi tipi di legno aromatico (rovere, castagno, ciliegio, frassino e gelso) via via sempre più piccole nelle quali, a intervalli ben definiti, il liquido viene travasato.

Le caratteristiche
L’aceto ha un colore bruno scuro e brillante e un aroma complesso e persistente, tra il dolce e l’agro. Gli invecchiamenti particolarmente lunghi rendono anche la consistenza più densa e sciropposa.

Il procedimento
Il sistema prevede che ogni anno sia fatto un rincalzo con aceto; tale metodo contempla almeno cinque botti, ma si può arrivare anche a più di venti. Durante il periodo di invecchiamento si verifica un notevole calo della quantità di prodotto iniziale: approssimativamente per 1 litro di aceto balsamico sono necessari circa 50 litri di mosto. Il processo è molto lento, minimo 12 anni. I tempi lunghi giustificano il prezzo elevato.

La zona di produzione
La produzione dell'aceto balsamico è molto antica ed è tipica della province di Modena e Reggio Emilia (l’antico Ducato estense).
 

Culatello di Zibello DOP

Il Culatello di Zibello DOP è un prodotto di salumeria costituito dalla parte anatomica del fascio di muscoli crurali posteriori e interni della coscia del suino, opportunamente mondati in superficie e rifilati.

Il sapore
Sapore intenso, dato dal sale, dal pepe intero o a pezzi e dall'aglio. Possono inoltre essere impiegati vino bianco secco, nitrato di sodio o potassio nel rispetto dei rigorosi termini di legge.

Il procedimento
È un prodotto di salumeria insaccato in un involucro naturale, solitamente la vescica del maiale. La carne è ricavata dalla coscia dei suini adulti, allevati secondo metodi tradizionali, lavorati così da conferire la caratteristica forma “a pera”.

Le zone di produzione
Viene prodotto nelle zone sulle rive del Po nei paesi di Busseto, Polesine Parmense, Zibello, Soragna, Roccabianca, San Secondo, Sissa e Colorno.
 

Patata di Montescudo PAT

La patata di Montescudo è una varietà di patata tipica del Riminese, in particolare del comune di Montescudo. Viene raccolta ad agosto e si conserva anche per 12 mesi. La patata di Montescudo è diventata particolarmente popolare negli ultimi anni, grazie anche a iniziative folcloristiche come la sagra della patata.

La forma
La patata di Montescudo ha una forma rotondeggiante, leggermente ovale.

La buccia
La patata di Montescudo è famosa per la resistenza della sua buccia e per il caratteristico colore rosso chiaro.

La polpa
La polpa della patata di Montescudo è bianca giallastra.
 

Il Parmigiano Reggiano

Formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura, con un contenuto d’acqua del 30% circa. Conosciuto fin dal Medioevo, le origini della sua produzione vengono generalmente collocate attorno al XII secolo, è oggi uno dei prodotti più famosi del Made in Italy nel mondo.

Il procedimento
Il Parmigiano subisce un particolare processo di asciugatura (disidratazione) sia nella trasformazione in caseificio, sia nel lungo processo di stagionatura (per raggiungere il suo massimo livello di qualità impiega almeno 24 mesi).

La zona di produzione
La zona di produzione e di trasformazione del latte: province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna (a sinistra del fiume Reno), Mantova (a destra del fiume Po).

L’alimentazione delle mucche
Anche l’alimentazione delle mucche concorre a definire gli standard dell’autentico Parmigiano Reggiano: fieni della zona d’origine (non foraggi fermentati).
 

La ciliegia di Vignola ICG

Vignola è oggi nota in tutta Europa per le sue ciliegie tanto che dal 1964 esiste uno specifico consorzio (il Consorzio della Ciliegia, della Susina e della Frutta Tipica di Vignola), nato per promuovere e tutelare la produzione cerasicola. L’Indicazione Geografica Protetta “Ciliegia di Vignola” è riservata ai frutti che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel disciplinare di produzione.

Le caratteristiche
La ciliegia di Vignola ha la polpa consistente e croccante; la buccia sempre lucente, di colore giallo e rosso brillante o di colore dal rosso brillante al rosso scuro (a seconda delle diverse varietà); un sapore dolce e fruttato.

La raccolta
Le varietà precoci vengono raccolte dal 1° maggio al 30 giugno; le varietà medie dal 15 maggio al 15 luglio e le tardive dal 25 maggio al 30 luglio. Le ciliegie devono essere raccolte a mano avendo cura di lasciare intatto il “peduncolo”.

La zona di produzione
La zona di produzione è la fascia compresa tra il fiume Panaro e altri corsi d’acqua minori (nelle zone con altitudine tra i 30 metri sul livello del mare fino a 950 metri), su territori della Provincia di Modena e della Provincia di Bologna.
 

ATTIVITÀ
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LA CUCINA DEL TERRITORIO

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Piada sfogliata

Ingredienti per 10 persone 

650 grammi di farina 00
125 grammi di sale
5 grammi di strutto
5 grammi di bicarbonato
3,5 decilitri di latte intero

Attrezzatura:
planetaria, pellicola, spianatoia
mattarello, pennello
piastra per crepes

  1. Impasta la farina con metà dello strutto, il latte tiepido, il sale e il bicarbonato. Ottenuto un impasto omogeneo, forma una palla e avvolgila con la pellicola; mettila in frigo per 1 ora circa. Dividila in porzioni e forma delle sfere. 
  2. Stendi l'impasto con un mattarello, forma dei cerchi regolari (diametro di 20 cm). Ungi la superficie dei cerchi con lo strutto ammorbidito, non fuso. 
  3. Arrotola ciascun cerchio formando dei filoncini a spirale. Stendili fino a ottenere spessore e diametro desiderati. Su una padella antiaderente, moderatamente calda cuoci la piadina. Dopo un minuto, girala e cuocila dall’altro lato. Toglila dal fuoco e condiscila a piacere. Quindi chiudila.

Guarda il video e segui la ricetta.
 

ATTIVITÀ
Hai imparato quali sono gli ingredienti e quali sono le fasi di preparazione della piada sfogliata.
Adesso mettiti alla prova.

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Petti di pollo alla bolognese

Ingredienti per 10 persone  

10 petti di pollo da 120 gr ca.
100 gr di farina
1 dl di olio d'oliva
100 gr di burro
sale e pepe q.b.
2 dl di vino bianco
150 gr di prosciutto cotto
150 gr di fontina
salsa al pomodoro q.b.

  1. Sul tagliere per carni crude apri a libro, se necessario, i petti di pollo, elimina le parti grasse e poi batti la carne interponendo un foglio di pellicola per alimenti per non lacerarla. 
  2. Infarina i petti di pollo e poi cuocili in padella con olio e burro aggiustando di sale e di pepe. 
  3. Deglassa con vino e lascia evaporare. 
  4. Disponi i petti in una pirofila e adagia su ogni petto una fetta di prosciutto e una di fontina, poi macchia con la salsa al pomodoro.  5. Metti in forno per il tempo necessario perché il formaggio si fonda e servi ben caldo con la salsa di cottura ottenuta.

Guarda il video e segui la ricetta.
 

ATTIVITÀ
Hai imparato quali sono gli ingredienti e quali sono le fasi di preparazione del petto di pollo alla bolognese.
Adesso mettiti alla prova.

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I VINI DEL TERRITORIO

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Vini dei Colli Bolognesi e Albana di Romagna

L'area di coltivazione dei vigneti in cui si produce la tipologia di vino Colli Bolognesi si trova nella zona pedecollinare compresa tra la Val Samoggia e la vallata del fiume Reno. II vitigno Albana è coltivato su suoli intorno alla catena dello “Spungone”, una formazione geologica che si estende dal Faentino al Cesenate.

I vini dei Colli Bolognesi
I suoli dove si producono i vini dei Colli Bolognesi sono costituiti prevalentemente da materiali grossolani nei fondovalle, mentre sono a tessitura fine già nei primi rilievi collinari. Le viti ritenute idonee alla produzione del vino DOCG sono coltivate a quote non inferiori ai 300 metri s.l.m. in un'area caratterizzata da una piovosità media annua che va da 800 mm in pianura fino a 1200 mm sui rilievi collinari, con temperature che si aggirano intorno a 12°C-14°C.

Colli bolognesi - classico Pignoletto
Pignoletto 95%; 12% vol.
Possono concorrere alla produzione di questo vino anche le uve dei vitigni idonei alla coltivazione nella provincia dl Bologna presenti nei vigneti in ambito aziendale, da soli o  congiuntamente, fino a un massimo 5%.
II vino è di colore giallo paglierino, con riflessi verdognoli; all’odore risulta delicato e caratteristico; mentre il sapore è fine e armonico. È ottimo se accompagnato a primi piatti a base di pesce, ma anche a cappellacci, tagliatelle al ragù, tortelli alle erbe; eccezionale con formaggi freschi, prosciutto crudo e culatello.

Albana di Romagna
L'area in cui si producono i vini Albana è costituita da terreni calcarei arenacei organogeni e da terreni argillosi. La maggior parte dei vitigni è collocata nel settore tra sud-est e sud-ovest a quote non superiori ai 100 metri s.l.m. L'area è caratterizzata da un divario termico tra inverni freddi e prolungati ed estati afose e molto calde.

Romagna Albano Secco
(100% Albana, 12,00% vol.)
Colore giallo paglierino, tendente al dorato con l’invecchiamento; profumo caratteristico dell’Albana; sapore asciutto, un po' tannico, caldo e armonico. È ottimo se abbinato a tutti i piatti a base di pesce, a zuppe e brodetti.

Romagna Albana amabile e dolce
(100% Albana, 12,50% vol.)
Colore giallo paglierino, tendente al dorato con l'invecchiamento; odore caratteristico dell’Albana; sapore fruttato, gradevole  e caratteristico.  È consigliato a fine pasto, accostato a frutta e dessert.

Romagna Albano Passito
(100% Albana, 17,00% vol.)
Colore giallo dorato, tendente all’ambrato; profumo intenso e caratteristico; gusto vellutato, amabile e dolce. È consigliato a fine pasto, accostato a frutta e dessert.