Sulla morte di Teodorico nacquero diverse leggende, la più famosa delle quali racconta che un giorno egli, mentre andava a caccia vicino Verona, vide un cervo bellissimo e per inseguirlo non esitò a salire su un cavallo apparso all’improvviso. Ma questo cavallo altro non era che un essere infernale che lo rapì, attraversando l’intera penisola italiana in una folle corsa. Giunti alle isole Eolie il cavallo gettò il re nel cratere di un vulcano che segnava l’ingresso dell’inferno.
La leggenda sulla morte di Teodorico legata al cervo e al cavallo che lo condusse dritto all’inferno verrà in seguito ripresa da Giosuè Carducci, nella poesia “La leggenda di Teodorico”, all’interno della quale il poeta propone una sua versione leggendaria, arricchita di particolari buffi e inusuali.
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Accanto a questa leggenda ne esiste un’altra che narra la paura che Teodorico aveva dei fulmini. Per questo motivo un giorno durante un temporale il re decise di farsi un bagno nella vasca del suo mausoleo per restare protetto. Cadde tuttavia un grosso fulmine che spaccò la volta del mausoleo creando una crepa a forma di croce uccidendolo. Poi scese un cavallo nero che lo caricò in groppa e lo gettò nel cratere dell’Etna.
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Durante il suo regno in Italia, Teodorico promuove diversi interventi edilizi, sia di carattere civile che religioso, manifestando uno stile del tutto originale, caratterizzato dalla fusione di elementi appartenenti, alla tradizione classica, all’arte di Costantinopoli e a quella cosiddetta “barbara”.
Dopo aver esplorato i siti di interesse artistico qui di seguito riportati, scegli una delle opere erette da Teodorico e prova a spiegare come egli riuscì a creare il connubio tra gli elementi architettonici di tradizioni artistiche diverse.
• Mausoleo di Teodorico
• Battistero degli Ariani
• Basilica di Sant'Apollinare nuovo
• Palazzo di Teodorico