Articolo 1

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Che cosa significa? Il primo articolo della Costituzione definisce innanzitutto la forma dello Stato: l’Italia è una repubblica e non una monarchia, com’era invece stata dall’Unità (nel 1861) fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Nel 1946 un referendum sulla forma dello Stato fu vinto infatti dai sostenitori della repubblica e la famiglia reale, i Savoia, abbandonò l’Italia.
Dato che l’Italia è una Repubblica democratica, la sovranità, ossia il potere fondamentale dello Stato, quello da cui derivano tutti gli altri, appartiene agli stessi Italiani. Come si esercita? Su questo tema la Costituzione rimanda ad altri articoli che riguardano in particolare la formazione del Parlamento, l’esercizio del diritto di voto e il referendum.
Un passaggio del primo articolo può sorprendere: “fondata sul lavoro”. Per comprenderne il senso, è opportuno sapere che, all’epoca della Costituente, comunisti e socialisti avrebbero voluto usare l’espressione “dei lavoratori”; prevalse però l’attuale formulazione la quale, secondo la maggioranza dei Costituenti, evitava di conferire all’articolo un carattere classista perché la parola “lavoro” indicava tanto le attività manuali quanto quelle intellettuali.

Ma perché...? Il primo articolo della Costituzione dà indubbiamente rilievo al tema del lavoro. Proviamo a chiederci perché. Il lavoro è il mezzo con cui la gran parte delle persone si guadagna da vivere e quindi ha una funzione strumentale. Il lavoro però fornisce anche una definizione sociale della persona (per esempio “sono un meccanico”, “sono un impiegato”, “sono un medico”). Il lavoro, inoltre, impegna buona parte della giornata ed è un’attività in cui si immette qualche cosa di se stessi. Questo è evidente in un’attività intellettuale o artistica, ma vale anche per i lavori manuali e persino per lavori ripetitivi (pensate ai diversi modi in cui un barista può servire il caffè ai clienti: facendo una battuta, sorridendo, ignorandoli…).
Dire che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro equivale ad ammettere l’importanza di tutti questi aspetti e a impegnarsi affinché il lavoro sia tutelato e promosso, soprattutto in periodi di crisi. È un impegno ricordato dal Capo dello Stato Napolitano, secondo il quale in questo primo articolo “c’è un principio regolatore cui si devono uniformare tutti gli attori sociali e le rappresentanze politiche” (www.corriere.it, 30 maggio 2013, da un’intervista al Tg5).

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