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La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.

Che cosa significa? Il Parlamento, come abbiamo già visto, è costituito dalla Camera dei deputati e dalla Camera dei senatori. Perché una legge sia veramente tale, deve essere approvata da entrambe le Camere. È importante a questo proposito rilevare due aspetti: innanzitutto l’articolo stabilisce che sono i rappresentanti del popolo eletti in Parlamento a formulare e approvare le leggi, non altri organi dello Stato (come il Presidente della Repubblica o il Presidente del Consiglio); in secondo luogo, la funzione legislativa non è svolta da una singola Camera o dalle due Camere in modo autonomo, ma da entrambe collettivamente. Perché una legge sia veramente tale, quindi, deve essere approvata con lo stesso testo da parte di entrambe le Camere. Se il testo approvato da una Camera viene modificato dall’altra, prima di diventare legge deve essere approvato nuovamente dalla prima Camera.

Ma perché...? Il percorso di approvazione di una legge da parte delle Camere è piuttosto complicato: può accadere che il testo di una legge passi più volte da una Camera all’altra prima di essere approvato da entrambe; in seguito, il testo dovrà essere controfirmato dal Presidente della Repubblica e infine pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. Solo allora una legge sarà veramente tale.
In altri Paesi democratici, invece, le due Camere hanno poteri e funzioni diverse e l’itinerario legislativo è più rapido. La ragione delle complessità dell’ordinamento italiano è storica: il cosiddetto “bicameralismo perfetto” è parso ai Costituenti una garanzia di democrazia contro colpi di mano e forme di autoritarismo. È parere di alcuni, però, che la perfetta parità tra le due Camere rallenti molto la formulazione delle leggi e che si possa passare a una forma di legislazione più rapida senza timori per la democrazia.

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