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Il Consiglio di Stato è organo di consulenza giuridico-amministrativa e di tutela della giustizia nell’amministrazione.
La Corte dei conti esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, e anche quello successivo sulla gestione del bilancio dello Stato. Partecipa, nei casi e nelle forme stabiliti dalla legge, al controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria. Riferisce direttamente alle Camere sul risultato del riscontro eseguito.
La legge assicura l’indipendenza dei due Istituti e dei loro componenti di fronte al Governo.

Che cosa significa? Il Consiglio di Stato è un «potere autonomo dello Stato» e un «organo di rilevanza costituzionale». L’attività consultiva del Consiglio può essere facoltativa – nei casi in cui il Governo o le Regioni ritengono opportuno sentire il parere dell’organo – oppure obbligatoria. L’obbligatorietà si riferisce ai seguenti casi: «a) ai regolamenti governativi, ministeriali e ai testi unici; b) alla decisione dei ricorsi straordinari al presidente della Repubblica; c) agli schemi generali di contratti tipo, accordi e convenzioni predisposti da uno o più ministri; d) all’annullamento straordinario degli atti amministrativi illegittimi da parte del Governo».
Quanto alla Corte dei conti, anch’essa è «un potere autonomo dello Stato» e un «organo di rilevanza costituzionale». La Corte dei conti è la magistratura contabile dello Stato, le cui funzioni principali sono quelle di esercitare il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo e di verificare la gestione del bilancio dello Stato. Inoltre, la Corte ha il compito di verificare la gestione finanziaria degli enti finanziati a carico del bilancio statale.

Ma perché...? Potremmo dire che questi organi hanno una funzione tecnica, ossia si esprimono su materie estremamente complesse, che richiedono una grande preparazione. Inoltre la loro funzione è fondamentale per evitare che vengano prese decisioni illegittime. Per questa ragione, i due organi hanno rilevanza costituzionale. Ma ciò non equivale a una limitazione del potere del Parlamento? No, perché il loro compito è aiutare a mantenere la legalità e il Parlamento non può commettere atti illegali o illegittimi.

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