Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.
Che cosa significa? Gli scopi di questo articolo sono diversi. Innanzitutto affermare che le Regioni non possono porre limiti al soggiorno e alla circolazione dei cittadini: in caso contrario, l’Italia non sarebbe uno Stato unitario; in secondo luogo, per esplicitare che non si può limitare la circolazione per ragioni politiche, ma solo per ragioni di detenzione. Allo stesso modo sancisce il pieno diritto di entrare e uscire dal territorio nazionale: basta avere ed esibire i documenti necessari.
Oggi, con gli accordi firmati nell’ambito dell’Unione Europea, ciascun cittadino europeo ha il diritto di circolare e di soggiornare liberamente sul territorio di uno Stato che aderisce all’Unione. L’Italia aderisce inoltre agli accordi di Schengen, firmati nel 1985, che permettono ai cittadini degli Stati firmatari di attraversare liberamente i confini di uno Stato membro senza doversi sottoporre ai controlli di frontiera; agli accordi di Schengen oggi aderiscono anche l’Islanda, la Norvegia, la Svizzera e tutti gli Stati membri dell’Unione Europea a eccezione di Gran Bretagna, Irlanda, Cipro, Romania e Bulgaria.
Ma perché...? Il diritto alla libera circolazione nel territorio è sperimentato dalla maggior parte degli Italiani. Non abbiamo bisogno di particolari permessi per andare a trovare i parenti che abitano lontano né tanto meno per trasferirci a vivere in un altro comune o in un’altra regione. La possibilità di circolare liberamente in uno spazio è fondamentale perché quello spazio sia condiviso e sentito come proprio e non come una realtà estranea.
Ecco perché la libertà di circolazione estesa dall’adesione all’Unione Europea e la libertà, salvo l’espletamento delle procedure burocratiche necessarie, di risiedere in uno dei Paesi aderenti, sono ingredienti fondamentali dell’Unione Europea e modificano profondamente il concetto di confine, che diventa molto meno rigido che in passato: pur nella diversità di leggi, abitudini, lingua e cultura, vi sono principi comuni che sono quelli dell’Unione Europea.