È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio.
Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.
La legge assicura ai figli nati fuori dal matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.
La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
Che cosa significa? L’articolo parifica i diritti dei figli nati all’interno e all’esterno del matrimonio; la riforma del diritto di famiglia del 1975 ha poi assimilato del tutto la posizione dei “figli naturali” (quelli concepiti fuori dal matrimonio, che in passato venivano definiti “illegittimi”) a quella dei “figli legittimi” e ha circoscritto l’impossibilità per i genitori di effettuare il riconoscimento alla sola ipotesi di figli incestuosi.
La Corte costituzionale ha svolto un ruolo di fondamentale importanza per rendere applicabile il secondo comma dell’articolo, che attribuisce allo Stato il compito di sostituirsi ai genitori nei casi in cui questi si dimostrino incapaci di svolgere le loro funzioni. La Corte, infatti, si è fatta promotrice della pratica dell’adozione, intesa come strumento di tutela dei minori volto a garantire ai bambini il diritto alla famiglia “a prescindere dalla loro nazionalità”.
Ma perché...? Questo articolo parifica i diritti dei figli nati all’esterno del matrimonio a quelli nati all’interno: nascere al di fuori del matrimonio non può essere assimilato a una “colpa” che riduce i diritti. Con questa norma la Costituzione intende quindi tutelare in modo uguale figli naturali e figli legittimi, rispetto allo Stato ma anche rispetto ai loro genitori; questi ultimi sono infatti titolari di un diritto/dovere di mantenere, educare e istruire i figli, come che essi siano nati.
La distinzione tra figli naturali e legittimi è tipica di una società fondata sul matrimonio inteso non solo e non tanto come unione di affetti, ma soprattutto come mezzo per saldare alleanze e legare tra loro famiglie diverse: una concezione del matrimonio ormai tramontata. La Costituzione, nonostante dedichi grande attenzione alla famiglia come forma di associazione naturale da tutelare e proteggere, non trascura chi è nato al di fuori di essa.