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Ciascuna Camera elegge fra i suoi componenti il Presidente e l’Ufficio di presidenza.
Quando il Parlamento si riunisce in seduta comune, il Presidente e l’Ufficio di presidenza sono quelli della Camera dei deputati.

Che cosa significa? I Presidenti di Camera e Senato, considerati organi di garanzia super partes, hanno numerose prerogative, ciascuno rispetto alla propria Camera: hanno poteri di direzione dei lavori, di controllo, di nomina e di attivazione delle funzioni parlamentari; convocano le rispettive Camere in via straordinaria; vengono consultati dal Presidente della Repubblica prima dello scioglimento del Consiglio superiore della magistratura.
Il Presidente del Senato svolge inoltre funzioni di supplenza nei casi in cui il Presidente della Repubblica non possa adempiere i suoi compiti. Il Presidente della Camera presiede invece il Parlamento in seduta comune e deve essere obbligatoriamente consultato dal Presidente della Repubblica sia in caso di scioglimento delle Camere sia in merito alle consultazioni per la formazione dei governi.

Ma perché...? La Costituzione italiana è molto attenta, per varie ragioni, agli aspetti che regolano la vita delle Camere: innanzitutto per evitare che si creino situazioni confuse e vuoti di potere, che possono provocare la paralisi dell’attività parlamentare; in secondo luogo, per indicare figure istituzionali il cui ruolo in momenti di crisi può diventare importantissimo (il Presidente del Senato è la seconda carica dello Stato, dopo il Presidente della Repubblica).
Ma chi sono i Presidenti del Senato e della Camera? In origine sono semplicemente parlamentari eletti nelle file di un partito, del quale sono spesso esponenti di un certo rilievo. Nel momento in cui diventano Presidenti del Senato e della Camera, i parlamentari perdono la propria specificità di partito e diventano delle figure di garanzia dell’attività parlamentare. Anche se talvolta lo scontro politico rischia di incidere sulla loro funzione, i Presidenti delle Camere sono figure di garanzia della vita democratica del Paese.

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