I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.
Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza.
Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.
Che cosa significa? Lo scopo di questo articolo è impedire che la libertà dei parlamentari venga limitata dalle autorità giudiziarie: è quindi un articolo di garanzia per il lavoro dei parlamentari. Tuttavia l’immunità è stata oggetto di numerose modifiche.
Dal 1993 l’autorità giudiziaria non ha più l’obbligo di chiedere l’autorizzazione a procedere per avviare un procedimento penale nei confronti di un deputato o di un senatore. L’obbligo della richiesta di tale autorizzazione rimane però quando l’autorità giudiziaria chiede di limitare la libertà personale, domiciliare o di corrispondenza di un parlamentare; a quel punto tocca alle Camere decidere se uno dei loro membri può essere arrestato, perquisito e sottoposto a intercettazione.
In seguito la Corte costituzionale e il Parlamento hanno fornito indicazioni diverse a proposito dell’attività svolta al di fuori del Parlamento e la legge n. 140 del 2003 estende le garanzie per i parlamentari alle attività svolte fuori dal Parlamento ma connesse alla loro funzione.
Ma perché...? Nelle moderne democrazie il potere legislativo e il potere giudiziario sono separati tra loro (e dal potere esecutivo): questo articolo vuole regolare il rapporto tra parlamentari (potere legislativo) e potere giudiziario. Perché così tante garanzie per i parlamentari? Perché un possibile modo per frenare l’attività di un parlamentare passa proprio attraverso le azioni giudiziarie.
Più recentemente però le polemiche sono nate a proposito non tanto di comportamenti connessi all’attività politica, ma alla vita e alle attività personali dei parlamentari. Nello stesso tempo vi sono stati casi di intercettazioni illegittime, magari rese pubbliche dagli organi di stampa. Si tratta quindi di una questione di stringente attualità, nella quale l’aspetto del diritto (quali norme approvare?) si mescola con la dinamica politica corrente.